Imprenditoria femminile

imprenditoria-femminileQuando si parla di imprenditoria femminile si intendono aziende formate in toto o per la maggior parte da persone del “gentil sesso”. La legge italiana ed europea prevede, per queste aziende, delle particolari agevolazioni, ad esempio quando si tratta di finanziamenti.

Per l’imprenditoria femminile, infatti, è possibile vedere dei contributi a fondo perduto o a tasso particolarmente agevolato, ideati sia per lanciare una nuova impresa che per fare eventualmente delle ristrutturazioni, a seconda della finalità per la quale il contributo stesso è pensato.

Le condizioni fondamentali affinché si possa parlare di imprenditoria femminile e affinché si possano ottenere tali prestiti agevolati, sono le seguenti:

  • piccola impresa, ovvero meno di 50 dipendenti
  • fatturato annuo inferiore a 5 milioni di euro
  • stato patrimoniale inferiore a 2 milioni di euro

Inoltre, occorre che le imprese rientrino in una di queste categorie:

  • imprese individuali gestite da donne
  • società di persone (come la SNC) o società cooperative formate almeno per il 60% da donne
  • società di capitali in cui le partecipazioni siano in mano, almeno per i 2/3, alle donne

Tali finanziamenti sono solitamente concessi, come anticipato, o a fondo perduto oppure a condizioni particolarmente vantaggiose, in toto o in parte (50% o 75% della somma ottenuta può essere, ad esempio, rimborsata a condizioni vantaggiose). A seconda del settore in cui si decide di operare possono esserci anche altri contributi e agevolazioni (industria e servizi sono settori particolarmente avvantaggiati in questo senso).

Altre soluzioni che sono previste dalle singole regioni possono essere Microcredito donna, pensato appositamente per dare alle donne il denaro necessario per avviare un’attività aziendale.